European trip 2017: sulla via del ritorno

Con addosso ancora la magia di Nantes e con quel velo di malinconia silenziosa che sale alla fine di un viaggio ricominciamo a snocciolare i chilometri che ci separano da Bologna. Partiamo nel pomeriggio dopo aver trovato un supermercato in cui fare l’ultima spesa in Francia. Sono circa 1400 km e, avendo deciso in Francia di evitare le autostrade, ci impegneranno per circa due giorni e mezzo di viaggio.
Abbiamo deciso di evitare le autostrade in quanto all’andata prima di arrivare in Bretannia dove sono gratuite ci erano costate un patrimonio, con l’aggiunta del traforo del Frejus il cui solo transito costa 58 euro.
Così Il programma è: la prima sera fermarsi verso Lione; la seconda sera arrivare sul passo del Moncenisio ed infine l’ultimo giorno puntare Torino ed infine casa.

Le superstrade francesi sono perfette per viaggiare in camper: il limite di velocità è in genere di 90 kmh ma tanto col mio camper è impossibile fare una velocità di crociera più elevata. Alcuni tratti addirittura sono ampie superstrade con il limite dei 110. Le altre strade comunque scorrono lisce in mezzo alle campagne francesi senza intoppi se non il dover rallentare ai 50 all’ora nei centri abitati. Le aree di sosta sono ovunque, molte attrezzate per i camper.
La prima sera in realtà non arriviamo fino a Lione ma ci fermiamo in un parcheggio gratuito con camper service in un paesino lungo la strada un po’ prima (GPS 46°20’0″N 2°42’9″E). Sarebbe stato un porto perfetto per la notte se non fosse che proprio accanto sorge una chiesa la cui stramaledetta campana suona ad ogni ora per il numero dell’ora segnata (ripetendolo tra l’altro due volte in pochi minuti) e poi un rintocco a segnalare ogni mezz’ora. TUTTA LA NOTTE.
Il giorno successivo riprendiamo la marcia ma purtroppo troviamo ben due tunnel chiusi lungo la strada delle alpi che ci costringono a deviazioni davvero scomode: in particolare la seconda… passiamo più di un ora ormai di notte su una impervia stradina di montagna dove il camper passa davvero a stento, costellata di tornanti e curve complicate. Benedico il fatto che vista l’ora non incontro nessuno che arriva dall’altra parte. Comunque finalmente dopo mille peripezie arriviamo al Moncenisio ed anche se non mi fermo subito nel punto giusto e faccio un paio di avanti e indietro per trovare un bel punto panoramico da goderci il mattino dopo (GPS 45.216980° 6.968158°) finalmente possiamo riposarci dopo oltre 12 ore di viaggio.
Alla mattina la vista della vallata sul lago del Moncenisio ci riempie gli occhi con l’ultima meravigliosa immagine della vacanza, poi è tempo di riprendere la strada. Scendiamo sul versante italiano e riprendiamo l’autostrada fino a casa.

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